Nel mio recente viaggio nella Lapponia finlandese ho potuto testare la nuova nata tra le mirrorless full-frame di fascia alta di casa Sony: Alpha A7RV.
Quale modo migliore per avviare la mia collaborazione con Sony Italia?
Le informazioni che seguono non vogliono essere una recensione esaustiva del prodotto (ci sono molti siti e video a riguardo) quanto più il mio punto di vista sincero, frutto di dieci giorni di pratica intensa sul campo.
Tutto ha inizio sull’aereo, nel lungo volo di andata per Kittila. Quale modo migliore per concentrarsi su menu’, personalizzazione e impostazioni.
Ogni volta che mi trovo a configurare una nuova fotocamera il mio primo interesse è rivolto a tutti i settaggi disponibili, impostando le vecchie funzioni a cui sono abituato e ricercandone con curiosità quelle nuove.
Da subito spicca il nuovo schema a colori dei menù, che mantiene sempre l'opzione touch. il tutto è decisamente meglio organizzato, tra funzioni foto o video, parte dedicata alla messa a fuoco, alle opzioni e modalità di scatto, alle funzioni di connettività è così via. Vado subito quindi ad impostare tutto ciò che ritengo utile al mio modo di utilizzo, salvando altresì diverse scorciatoie tra le pagine dei preferiti, per averle sempre a portata di mano. Sono moltissime anche le funzioni personalizzabili riguardo i bottoni della fotocamera.
Per chi non lo sapesse, ogni qualvolta voleste un aiuto per capire nel dettaglio un comando, senza dover andare a cercare le spiegazioni sul manuale, vi basterà premere il tasto “cestino/cancella”. Provare per credere!
C’è un falso mito per il quale talvolta si ritenga complicato il menu’ delle mirrorless Sony, eppure io mi ci trovo decisamente a mio agio. E con questa nuova fotocamera ancor di più.
Ma entriamo nel vivo e veniamo alle prime interessanti novità.
Tra le migliorie che ritengo più interessanti vi è la tanto attesa possibilità di impostare il tempo di scatto in Bulb oltre i 30 secondi, limite che personalmente mi dava molto fastidio. Finalmente non dovrò più utilizzare un comando esterno o la app dello smartphone per le lunghe esposizioni, solo l’idea di togliere i guanti per preparare l’attrezzatura a -25 gradi mi ha fatto spesso desistere sul nascere!
Tra le impostazioni che più mi hanno incuriosito vi è possibilità di creare le cartelle, sulla scheda di memoria, in formato data. Sono un maniaco dell'ordine pertanto accolgo positivamente questa nuova opzione.
In merito proprio alle schede segnalo che permane la possibilità di registrazione simultanea grazie al doppio alloggiamento, ma la vera novità sta nella possibilità di utilizzare anche le schede CF express di tipo A, la cui velocità di scrittura ci permette di ridurre i tempi di attesa in caso di raffica.
Poi eccoci al display, forse il protagonista tra le novità in termini di ergonomia. Il display si snoda in molteplici direzioni grazie ai 4 assi su cui poggia, facilitando il fotografo nell’utilizzo della fotocamera nelle più svariate situazioni di ripresa, sia in orizzontale che in verticale. Ciò che più sorprende, però, è la qualità costruttiva della struttura del display. Per me una miglioria notevole, dato che faccio abbondande uso del display e quasi mai mirino elettronico. Sarà l'ideale quando mi troverò a fotografare primi piani vicinissimi oppure quando la fotocamera sarà piazzata a livello del terreno (fioriture, ghiaccio, patterns..).
Il tutto è stato introdotto senza intaccare minimamente peso e dimensioni del corpo macchina, il cambiamento è davvero impercettibile.
Tra i grandi miglioramenti vi è un sistema di autofocus innovativo, basato sulle funzioni di Intelligenza Artificiale. Talmente all'avanguardia da poter rilevare e inseguire automaticamente i soggetti (persone, animali, veicoli, insetti..) e in tal modo di garantire precisione senza precedenti nelle prestazioni di messa a fuoco.
Merita una menzione anche la nuova raffica a 10 fps con AF/AE tracking che non vi farà mai perdere nessuno scatto… non indispensabile per il mio genere, il landscape, ma decisamente ideale per chi ama la fotografia sportiva e di azione.
Sono meno interessato alle sue funzioni video ma non posso esimermi di dire che questa fotocamera e’ sicuramente una ibrida di alto livello, perlomeno a livello di qualità e formati di registrazione.
Sto andando un pò in ordine sparso nell'elencare le migliorie: un posto di primo piano va sicuramente al perfezionamento della protezione antipolvere/umidità. La possibilità di impostare la chiusura della tendina a protezione del sensore infatti, che avviene quando si spegne la fotocamera, ci permette di sostituire la lente fotografica in tutta tranquillità. A fine viaggio non avevo ancora una macchia sul sensore, è qualcosa di incredibile!
Il sensore CMOS non spinge ulteriormente la risoluzione, essendo rimasto ai 61 megapixel della precedente fotocamera (A7RIV) ma, udite udite, per gli insaziabili dei megapixel vi è la funzione di Ripresa Multipla a Spostamento Pixel da 16 scatti (o 4) per ottenere un file da 240 megapixel , composto in studio tramite una serie di 16 foto appunto, scattate senza troppo doversi preoccupare di eventuali micro movimenti del soggetto all’interno della serie, che verranno automaticamente rilevati e corretti!
Una volta attivata la funzione sentirete il motore dello stabilizzatore interno attivarsi, scattate comunque sempre questa serie cercando di essere ben saldi sul treppiede. Per scoprirne il risultato finale è necessario un passaggio dal software di Sony Imaging Edge Desktop > Viewer.
Personalmente trovo questa possibilità davvero interessante, principalmente per via di alcune collaborazioni che ho instaurato con alcuni siti e gallerie che propongone le mie immagini per stampe di arredo di elevate dimensioni.
Eccovi un dettaglio di un'immagine che ho realizzato con questa tecnica, il cui file finale (in formato TIFF / AdobeRGB / 16bit / 1.5GB) ha le seguenti dimensioni in pixel (19.008 x 12.672):
Sempre a proposito del software di casa Sony ho notato che la app per smartphone (nel mio caso iOS) è decisamente migliorata e ora stabilissima grazie alla connettività Wi-Fi e Bluetooth. In passato mi capitava che la sessione venisse chiusa inspiegabilmente o che il collegamento remoto tra fotocamera e smartphone risultava noiosamente lento o non funzionante. Oggi è tutto risolto. E chissà se un giorno il protocollo bluetooth ci permetterà di scattare in remoto con lo smartphone anche con la fotocamera un poco più distante (ogni volta che vado oltre i 10 metri la connessione smartphone-fotocamera viene persa).
A fine giornata mi è spesso capitato di trasferire le immagini dalla fotocamera al telefono, con un processo sempre rapido e performante. Vi è persino la possibilità di scaricare il file in versione originale, per poterlo così lavorare già dalla App di Lightroom Mobile. Interessante, no?
Brava Sony, ottimo Imaging Edge!
Altre funzioni meritano di essere annoverate quali interessanti aggiunte tecnologiche a questa mirrorless. Il focus stacking (o focus bracketing) direttamente in camera è sicuramente molto interessante, soprattutto per chi fa macro o paesaggi in cui si necessita grande profondità di campo anche con soggetti molto vicini. La possibilità di impostare il numero di scatti e la sensibilità nello spostamento del fuoco tra uno scatto e il successivo ci garantiscono di avere a disposizione tutti i files di cui avremo poi bisogno in fase di stitching.
Il risultato dello stacking va infatti ottenuto con un software esterno, grazie all'uso di software professionali che garantiscono un ottimo risultato finale (Helicon Focus per citarne uno).
Eccoci poi alla stabilizzazione interna, davvero sbalorditiva.
Con lo Steady Shot attivato si ha infatti la possibilità di scattare immagini a mano libera persino con tempi di scatti prima impensabili.
Il tutto grazie ai suoi 5 assi e 8 stop di stabilizzazione.. che cosa vuol dire? Che la stabilizzazione vi permette di scattare a mano libera con tempi di scatti di ben 8 stop al di sotto di quanto normalmente si potrebbe raggiungere con altre fotocamere.
Ho utilizzato moltissimo questa possibilità in questo viaggio, con utilizzo di ISO comunque bassi e senza la necessità di un cavalletto, ho scattato foto spingendomi fino a 1/2 secondo, con un risultato perfetto in termini di nitidezza. Ovviamente sempre meglio stare cauti con tempi di scatto del genere ma mi viene comunque da pensare che siamo di fronte ad uno dei più grandi cambiamenti degli ultimi anni.
E' stato interessante talvolta, alle condizioni estreme in cui mi trovavo, non dover piazzare il cavalletto e poter eseguire scatti a mano libera.
La fotocamera è davvero robusta e resistente alle condizioni meteorologiche estreme, così come la sua affidabilità è massima anche negli ambienti più impegnativi.. meglio non dire a Sony quanta neve ha accarezzato questo corpo macchina in viaggio :D
Le batterie si sono comportate davvero bene con il freddo pungente. Ho cambiato in media una batteria al giorno, scattando davvero molto: sessioni all'alba e al tramonto, diversi scatti lungo le ore centrali della giornata e, grazie al meteo favorevole, abbondanti anche le sessioni notturne, a scattare aurore boreali e cieli stellati tra i paesaggi innevati dell'artico scandinavo.
Il promesso miglioramento nelle prestazioni della batteria si è visto (è altresì possibile utilizzare le stesse batterie della Sony A7R4.. meglio non usare il mirino ma il display per prolungarne la durata), quale modo migliore se non una prova nella lapponia finlandese in inverno?
Segnalo che è stata tolta la scala dei valori sulla rotella di compensazione dell'esposizione, immagino che il motivo sia legato al fatto che questa rotella possa essere assegnata anche ad altre funzioni. Peccato, mi affiderò ai valori che escono sul display nel momento in cui regolo tale ghiera.
Punto in meno per via del fatto che non vi è ancora la registrazione delle coordinate di scatto nei dati exif, sarebbe davvero stato bello avere le info GPS nei metadati. Sempre utile alla causa.
E, già che ci siamo, a quando i tasti retroilluminati per facilitare i fotografi di notte?
E infine eccoci al prezzo, mediamente sui 4500€.. sicuramente una spesa importante. Dal mio punto di vista, del professionista che la utilizza per il suo lavoro, la considerò un investimento che nel tempo mi porterà a raccogliere i frutti di tutto il meglio che l'ingegneria informatica Sony ha convogliato in questa fotocamera. E avendola provata posso riassumere che ci sono molte funzioni che stavo aspettando e che ora la rendono più completa verso le mie esigenze, principalmente in tema di efficienza, nuove funzioni, stabilizzazione e autofocus.
Veniamo ora all'editing e quindi alla qualità delle immagini scattate.
Non ne ho parlato nel dettaglio sino ad ora perchè ritengo che la qualità delle fotocamera Alpha vada già, con i precedenti modelli, oltre quanto realmente mi aspettavo. Era da considerarsi sottointeso che una nuova fotocamera avesse aggiunto ulteriore qualità al sensore, per questo ho lasciato per ultimo questo argomento.
Una delle caratteristiche più importanti per un fotografo è la gamma dinamica del sensore. Sony A7R5 vanta una gamma dinamica di ben 15 stop di luce. Una garanzia qualora si debbano recuperare delle alte luci oppure nel cercare di svelare qualche dettaglio nelle ombre senza dover pagare a caro prezzo tramite l'insorgere del rumore digitale.
In merito alle possibilità di sviluppo del file, voglio portarvi a conoscenza di una nuova esperienza che mi ha visto testare nell'ultimo anno i Profili Colore sviluppati da un caro amico, il cui progetto ambizioso mi ha da subito esaltato in merito ad efficacia e potenzialità.
Ed oggi, con in mano i nuovissimi Profili creati appositamente per la Sony A7RV, parto con ancor più entusiasmo a lavorare questo migliaio di foto che ho scattato in Lapponia, nelle più svariate situazioni.
Innanzitutto tocca capire cosa sono i Profili Colore e da cosa si differenziano rispetto a quei Preset che oggi giorno vengono proposti e venduti un pò ovunque sui social. Questo progetto (dal nome TheSpack) si basa sull'utilizzo di profili dedicati alla singola fotocamera che vengono realizzati tramite una tabella colori proprietaria e alcuni software dedicati.
I profili vengono poi modificati, corretti e adattati per ottenere il miglior risultato possibile. Una volta ottenuto il profilo di base viene poi collaudato con differenti file scattati in apposite situazioni di ripresa per permettere un affinamento del prodotto. Tutto questo porta a un solo e unico profilo di base da cui nascono e si derivano i principali profili DNG che interagiscono al meglio con il software di sviluppo. Già questo dovrebbe essere abbastanza a farvi capire le potenzialità di un Profilo Colore dedicato rispetto a quelli standard forniti in Lightroom e Camera Raw da Adobe, ma anche a capire che non si tratta di un inutile Preset che viene applicato all'immagine e che quasi sempre mal si sposa con il nostro file (i Preset sono molto più funzionali laddove le condizioni di luce, ripresa e colori, combaciano con quelle utilizzate durante la creazione da parte dell'autore).
Una volta applicato il Profilo Colore noteremo che all'interno del software non vengono modificate le curve o i valori dei pannelli di sviluppo per determinare il risultato, bensì si tratta di una serie di modifiche e interpretazioni che altri software non consentono. In definitiva, partiamo allo sviluppo del nostro RAW con il piede giusto e con una decodifica del RAW che contiene fino al 90% delle informazioni in più rispetto ad un profilo standard!! Come dire, restituire alle fotocamere la loro qualità effettiva senza appiattire il tutto con dei banali Profili standard.
Vi metto alcuni esempi di come il file viene interpretato con diversi Profili Colore, a sinistra un Adobe Colore e a destra un profilo TheSpack Standard.
Nessuna modifica, come dicevo, è stata applicata alla foto sopra (destra). Mentre ecco cosa succede andando ad applicare un diverso profilo all'interno del pacchetto dei TheSpack e poi recuperando leggermente le luci sull'immagine a cui ho applicato tale Profilo Colore personalizzato.
Un esempio tutt'altro che esaustivo, ma che vuol introdurre questo nuovo mondo in cui sono felice di far parte, per un'ambizioso progetto che vedrà nascere la luce nel corso del 2023.
E per ora è tutto, vi lascio quindi con una top ten di immagini realizzate in questo mese di Febbraio in Finlandia. A presto e buona luce!